25 gennaio 2025, migliaia NO inceneritore Itelyum

25 gennaio 2025, migliaia NO inceneritore Itelyum

Alla grande manifestazione indetta dal Coordinamento Provinciale NO INCENERITORE sabato 25 gennaio mattina hanno partecipato migliaia di cittadini dei due comuni, una trentina di sindaci con fascia tricolore, associazioni ambientaliste e non, gli esponenti politici del territorio sia della provincia di Lodi che di quelle limitrofe Pavia e Milano.

Il corteo sotto la pioggerella sottile e fastidiosa, è partito da Castiraga Vidardo alle ore 10.30, dalla nuova piazza Cabrini, adiacente la chiesa, per raggiungere la piazza della Libertà di Sant’Angelo Lodigiano, dove i Sindaci Emma Perfetti e Cristiano Devecchi (rispettivamente di Castiraga Vidardo e Sant’Angelo Lodigiano), la Presidente del Comitato Ambiente Vidardo, Sara Asti sono intervervenuti per motivare le ragioni dei cittadini e del territorio.  Ho poi concluso il presidente della provincia Fabrizio Santantonio.

Il coordinamento provinciale ha inoltre deciso di richiedere alla Provincia di Lodi un incontro per presentare e coordinare le iniziative di mobilitazione popolare e per suggerire tre nomi di tecnici preparati ed autorevoli per il coordinamento dell’Inchiesta pubblica. 

L’inchiesta pubblica è prevista dalla legge DLgs 152/2006, che recita: “L’autorità competente può disporre che la consultazione del pubblico, si svolga nelle forme dell’inchiesta pubblica, con oneri a carico del proponente, nel rispetto del termine massimo di novanta giorni”. L’inchiesta pubblica nasce negli Stati Uniti poi adottata dalla Francia ed ha lo scopo di disciplinare la partecipazione e fornire ragioni fondate ai governi per poter decidere su opere o impianti industriali complessi e con impatti ambientali rilevanti. E’ facoltà della Provincia promuoverla ed affidarla a scienziati che sappiano ascolta le ragioni delle associazioni e dei cittadini, visto che le istituzioni hanno già modo di far valere le loro ragioni nella conferenza di Servizio.

Ecco il video della manifestazione.

Guardamiglio è nella CERS Comunità Solare

Guardamiglio è nella CERS Comunità Solare

Ecco il Comunicato stampa del Comune di Guardamiglio del 17 dicembre 2024.

Via libera della Corte dei Conti alla CERS per Guardamiglio. La Corte dei Conti della Lombardia ha espresso “parere positivo” alla deliberazione del Consiglio Comunale del Comune di Guardamiglio dello scorso 29 novembre con la quale l’ente motivava la decisione di aderire (con 4 azioni, dal valore pari a 100 euro) alla Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale “Comunità Solare”, impresa cooperativa. La pronuncia è stata accolta con piacere e persino sorpresa per i tempi rapidi di risposta da parte del Comune e di Legambiente, che della CERS è una delle prime promotrici. La delibera della Corte si compone di 13 pagine di osservazioni di merito sugli atti comunali e sugli allegati tecnici, economici e giuridici, compreso il business plan della cooperativa.

Così il Comune di Guardamiglio è il primo a completare l’iter amministrativo di adesione alla CERS costituita nell’estate scorsa da cittadini lodigiani e piacentini impegnati in associazioni di partecipazione civica, ambientale e religiosa: “Comunità Solare” è una società cooperativa, impresa sociale e ente del terzo settore iscritto al registro delle no profit (RUNTS).

Secondo la Corte, il Comune di Guardamiglio, ha saputo motivare la propria scelta verso la “cooperativa a mutualità prevalente”, sulla base di un attento confronto “delle forme giuridiche utilizzabili” e “delle relative implicazioni, in termini di onerosità della partecipazione, rischi per la sfera patrimoniale del socio, snellezza delle procedure”, compresa la più onerosa Fondazione di partecipazione.

La Corte ha evidenziato positivamente i cambiamenti adottati nel piano economico della coop “Comunità Solare” dopo l’ingresso dei soci finanziatori il 22 novembre scorso: non solo l‘importante capitalizzazione per la realizzazione di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici,di cooperative e T erzo Settore, ma anche la decisione di assumere risorse umane per la gestione professionale degli impianti e della comunità energetica. Insomma una promozione completa.

«Il parere della Corte è importante perché certifica che il lavoro svolto in questi mesi è stato fatto con impegno e cura, e per questo io e tutta la mia squadra siamo particolarmente contenti» – dice Giancarlo Rossetti, sindaco di Guardamiglio – «Ora sitratta di rimboccarsi le maniche e cambiare passo sul coinvolgimento di tutti i soggetti presenti sul nostro territorio: una CER non si crea solo sulla carta, ma ha bisogno di un grande lavoro di rete e partecipazione».

«Si può fare.» – afferma Andrea Poggio, presidente della coop Comunità Solare «Ora possiamo mettere a disposizione di tutti i comuni schemi di delibere e documenti pronti per essere adattati alle loro esigenze. Con 100 euro di quote alla nostra cooperativa, i comuni che non hanno grandi risorse da investire in nuovi impianti fotovoltaici e non hanno le risorse per impegnarsi nella costituzione e nella gestione amministrativa di una comunità energetica sono ora certi di poter mettere a disposizione dei loro cittadini, delle imprese, delle associazioni, fondazioni e parrocchie una Comunità energetica che produca energie rinnovabili e alimenti un fondo sociale per progetti locali, anche facilitando l’accesso al contributo PNRR del 40%. Siamo certi che dopo Guardamiglio aderiranno decine di altri comuni.»

Un ringraziamento va, infine, al prof Emanuele Cusa dell’Università degli Studi Milano-Bicocca e al prof Gio Gozzi dell’Area Architecture i.b. s.r.l., oltre che ai tecnici del Comune di Guardamiglio, a Legambiente, alle associazioni della rete Umanità Lodigiana e a tutti i cittadini e le cittadine di Guardamiglio che in questi mesi hanno scelto di sostenere con convinzione il progetto del Comune.

Ecco la deliberazione della Corte dei Conti.

Aderire alla CERS Comunità Solare Lodi e Piacenza

Aderire alla CERS Comunità Solare Lodi e Piacenza

Dall’estate del 2024 è attiva nelle provincie di Lodi e Piacenza la “Comunità Solare, coop impresa sociale ETS”: si può già aderire sia come semplice consumatore, che produttore. O anche finanziando impianti comunitari. Hanno già aderito famiglie, Comuni, imprese PMI, associazioni, cooperative e enti no profit.

Per la famiglia, oppure il privato con una propria attività (ditta individuale, professionista, commerciante o agricoltore) è sufficiente inviare la lettera di adesione per persone fisiche (con POD contatore e dati catastali, allegando documento identità): si paga appena 25 euro per sempre e si può godere ogni anno dell’incentivo dell’energia scambiata con i vicini produttori. Possiamo stimare, ogni anno, un ristorno proporzionale allo scambio tra i soci pari al 3-4% del costo della bolletta (per i consumi medi di una famiglia, circa 500 € in 20 anni).

Chiunque abbia una disponibilità di un tetto o di una superficie ben esposta al sole e voglia anche investire in un impianto fotovoltaico, può divenire “prosumer”, cioè produttore e consumatore di energia elettrica nella Comunità energetica. Se vuole realizzare l’impianto con GAS Solare (gruppo d’acquisto) promosso da Legambiente e Umanità Lodigiana, come spieghiamo sulle nostre pagine. In tal caso, oltre alla lettera di adesione e i documenti, si devono versare almeno 4 azioni di cooperazione da 25 euro (100 €) per sempre e si può godere ogni anno dell’incentivo dell’energia scambiata con i vicini produttori. Possiamo stimare, ogni anno, un ristorno proporzionale alla quantità di energia messa a disposizione della comunità, cioè circa 100 euro all’anno per un impianto domestico, circa 2.000 € in 20 anni).

Per una attività di impresa (solo PMI), ufficio o una comunità (cooperativa, parrocchia o fondazione) è necessario inviare la lettera di adesione per persone giuridiche (con dati di tutti i POD contatore e catastali, allegando documento identità): si paga 4 o 10 quote, 100-250 euro di azioni di cooperazione per sempre e si può godere ogni anno dell’incentivo dell’energia scambiata nella CERS . Possiamo stimare, ogni anno, un ristorno proporzionale allo scambio tra i soci pari al 3-4% del costo della bolletta, di più se i consumi si concentrano di giorno e d’estate.

Hanno già aderito alla Comunità Solare un centinaio di persone fisiche, piccole imprese, due amministrazioni comunali, alcune cooperative e associazioni. Sì, anche le amministrazioni possono aderire o possono persino avere un ruolo promotore e nella costituzione del Comitato soci locale.

A chi rivolgersi? Per saperne di più e poter decidere, conviene scrivere direttamente a comunitasolare@gmail.com oppure telefonare a 334 2367802.

Vieni in Comunità Solare e Legambiente

Vieni in Comunità Solare e Legambiente

Appuntamento a Lodi: domenica 15 dicembre ore 11 – 13 al Calicantus Caffé di piazza Zaninelli a Lodi, aperitivo alle 12,15.

Le configurazioni di autoconsumo e le Comunità Energetiche:
nel lodigiano sono già una ventina. La cooperativa “Comunità Solare”, con i primi soci e Comuni, avvia la campagna soci sulle prime 8 configurazioni domenica ai Giardini Barbarossa.

Aperta la campagna soci: ora, in 8 configurazioni nelle due provincie di Lodi e Piacenza, tra cui Lodi, si può aderire anche come semplici consumatori alla coop “Comunità Solare”, con una quota da 25 euro, per sempre, restituibile al recesso, partecipando così allo scambio condiviso. Per una famiglia che consuma poco, possiamo stimare un piccolo vantaggio, pari a circa 25 euro, ogni anno, per 20 anni, quindi 500 euro.
Appuntamento a Lodi: domenica 15 dicembre ore 11 – 13 al Calicantus Caffé di piazza Zaninelli a Lodi, aperitivo alle 12,15.

Sfatiamo alcuni luoghi comuni. Costituire Comunità energetiche non è facile, ma si può fare e si sta facendo anche nel lodigiano. Non è vero che sia più difficile farlo in forma cooperativa: già due amministrazioni comunali lodigiane hanno aderito alla Coop Comunità Solare e in Italia, dopo l’associazione, la cooperativa è la forma più diffusa. Realizzare impianti solari è in Italia non è semplice, ma oggi con il gruppo d’acquisto “GASolare” lanciato da Legambiente e Umanità Lodigiana, se ne stanno realizzando una quarantina (vedi www.legambientelodi.it/ oppure scrivere a comunitasolare@gmail.com).

In provincia di Lodi due anni fa c’era solo l’Associazione Solisca nel Comune di Turano Lodigiano. Ora Legambiente, nell’ambito del progetto Lodi Solare finanziato da Fondazione Cariplo ha censito sino a novembre 2024 una decina di CER (comunità energetiche rinnovabili) e una ventina di configurazioni costituite o in via di costituzione:
1) la CERS “Comunità Solare – soc coop impresa sociale ETS”, costituita il 2 luglio 2024 da cittadini impegnati in associazioni (Legambiente e rete Umanità Lodigiana), è oggi partecipata anche da associazioni, PMI, cooperative e da due Comuni (Guardamiglio e Cervignano) e prossimamente da altri (domani si tiene Assemblea a Brembio);
2) la CER promossa dal Comune di Lodi, ancora in via di costituzione e che si riproporrà in forma di fondazione di partecipazione con la Provincia e altri comuni;
3) alcune CER in forma associativa per iniziativa comunale, come a Turano Lodigiano, Casalpusterlengo e San Martino in Strada. Altre annunciate ma mai avviate, come nel caso di Bertonico, Tavazzano o Santo Stefano Lodigiano;
4) alcune CER si sono costituite per iniziativa di imprese locali (in genere installatori) in forma di associazione semplice, con parziale autonomia e gestione affidata alle stesse aziende proponenti; possiamo citare a questo proposito anche una azienda nazionale, Sorgenia, che ha supportato una decina di Comuni lodigiani nel bando “Manifestazione di interesse” della Regione Lombardia nel corso del 2023;
5) infine, anche nel lodigiano agiscono società nazionali che propongono proprie CER: vengono forniti prodotti e assistenza sia alla costituzione che alla gestione e amministrazione energetica ed economica, a prezzi minimo di 6-12 mila euro all’anno, per salire progressivamente con il fatturato;
6) altre CER sono state deliberate dai Comuni che ancora attendono l’assegnazione dei fondi della Regionale Lombardia;
7) infine i gruppi di autoconsumo condominiali (AUC): abbiamo dato vita al primo, a Lodi, nei giorni scorsi.

Alle comunità locali, ai condomini, alle imprese e ai comuni si offrono quindi una pluralità di proposte, non solo nella scelta delle possibili configurazioni (CACER) di autoconsumo (di cui le Comunità Energetiche Rinnovabili sono solo una possibilità), ma anche nella scelta tra nuova costituzione o adesione a una CER esistente, nella scelta della forma giuridica e, infine, tra diverse offerte di assistenza e di gestione nel tempo.

Qualche numero per capire cosa si muove in Italia? Su scala nazionale, il Politecnico di Milano (Electricity Makes Report) e Legambiente avevano censito ad aprile di quest’anno 168 iniziative per la costituzione di configurazioni per l’autoconsumo, 47 realizzate e 121 in progettazione: nel 50% dei casi costituite come associazioni, nel 30% di cooperativa e nel 17% come autoconsumo condominiale. La configurazione costituita a Lodi dalla Coop Comunità Solare a ottobre è stata registrata dal GSE con il numero 544. Questo vuol dire che si sono triplicate in 6 mesi.


Inceneritori, gas fossili, il lodigiano sotto attacco

Inceneritori, gas fossili, il lodigiano sotto attacco

Il Comitato provincia “No al nuovo inceneritore di Vidardo”, a cui anche Legambiente partecipa insieme a “Ambiente Vidardo”, ha indetto manifestazione provinciale per sabato 25 gennaio mattino. Appuntamento a Castiraga Vidardo e poi corteo sino a Sant’Angelo Lodigiano.

Il prezzo del gas in Europa oggi ha superato le settimana scorsa i 470 euro per 1.000 metri cubi per la prima volta dal 28 novembre 2023. Costa come quando dipendevamo dalla Russia. E infatti, le importazioni di metano Gazprom – la società di stato russa – proseguono proprio con il metanodotto che attraversa l’Ucraina, nonostante la guerra.

In Italia compriamo il gas soprattutto dall’Algeria, ma il metano e, soprattutto, gran parte del petrolio che bruciamo nelle nostre auto viene oggi dall’Azerbaigian, governato da un presidente a vita, grande amico di Putin, che oggi ospita la conferenza Onu sul clima (la COP 29) dove gli stati dovrebbero accordarsi sugli investimenti per promuovere le rinnovabili e liberarci dai fossili.

In Italia, a causa soprattutto dell’inquinamento prodotto da combustioni (auto, riscaldamenti, industria e agricoltura), si registrano oltre 50 mila decessi prematuri all’anno. Eppure nel lodigiano stiamo discutendo di importare oltre 100 mila tonnellate di rifiuti industriali da bruciare nel nuovo inceneritore Ecowatt, oggi controllato dalla multinazionale Itelyum.

Eppure a Lodi il Comune non riesce a far chiudere l’inutile nuova caldaia a gas per il teleriscaldamento cittadino che si trova tra il tribunale e le abitazioni. “La nuova caldaia funziona solo 95 ore all’anno”, si difende il Comune di Lodi. Appunto è inutile, rispondono gli ambientalisti, per spegnerla del tutto sarebbe sufficiente fare un po’ di efficienza e migliorare la regolazione degli impianti termici del comune di Lodi e dei condomini collegati alla rete. A Milano e Bergamo si fa già, è sufficiente non chiudere gli impianti tutte le notti, basta tenerli bassi e fissi a 20 gradi.

Nel 2023 il governo italiano ha speso 78,7 miliardi di euro in “sussidi ambientalmente dannosi” destinati ad attività, opere e consumi connessi, alle fossili. Una somma pari al 3,8% del PIL nazionale. Una spesa, negli ultimi 13 anni, costata all’Italia 383,4 miliardi di euro. Molto di più di quel che è costato il 110. E’ lo stato che foraggia l’Eni e non l’Eni che versa allo stato parte (insignificante) di extraprofitti. I nostri governi, nazionale e spesso anche locali, quando si tratta di metano e petrolio non vogliono attuare le riforme e i cambiamenti necessari.

Talvolta siamo anche noi a frenare il cambiamento. Siamo inquinati anche dalle combustioni casalinghe: uno studio condotto dall’Università Jaume I (Valencia) su famiglie nell’UE ha attribuito alle cucine a gas ben 40 mila decessi precoci ogni anno. L’alternativa? Sono le piastre a induzione, più facili da pulire e manutenere e molto più efficienti. Ancor più convenienti se le nostre abitazioni saranno dotate di pannelli solari. Più aspettiamo, più ci ammaliamo e più paghiamo. E chi paga di più sono i poveri e il ceto medio.

Proprio nei giorni del vertice mondiale per il clima, la diocesi di Roma ha lanciato la costituzione del “Pope Francis-Yunus 3Zero Club”, un’iniziativa ispirata alla visione di Papa Francesco e del Premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus. Lo scopo è “creare nuove opportunità imprenditoriali nelle periferie romane, valorizzando i giovani come protagonisti attivi nella creazione di imprese sociali”. Due primi investimenti del “3Zero Club”: la sartoria sociale WinOut e la pizzeria Fermentum. Due esempi di società fondata su tre obiettivi: zero povertà, zero disoccupazione e zero inquinamento, tramite l’imprenditorialità diffusa.

(Andrea Poggio, da Il Cittadino del 29 novembre 2024)